lunedì 23 settembre 2013

False Identità sul web (fakers)

false identità
Ieri guardavo la presentazione della seconda serie di Catfish, sulle storie che nascono online ma per strani motivi, che poi vengono di volta in volta svelati, non trovano spesso un pronto proseguimento nella vita vera. Infatti, la maggior parte delle volte le persone non sono quelle delle foto sul profilo o, nel peggiore dei casi, nascondono realtà ancor più buie e intrigate.
Sentire ragazzi che ostentano false identità perché si vergognano di quello che sono, porta la mia percezione a rigettare quanto la nostra società, direttamente o meno ci propina.
Io stesso per tutta la mia adolescenza ho combattuto per affermare un ragazzo introverso che non si piaceva quando si guardava allo specchio e quando si relazionava nella società. Tuttavia, in cuor mio, ho sempre avuto la certezza che siamo esseri speciali, pertanto, anche io lo ero.
Perché mai  quindi uno dovrebbe vergognarsi del proprio aspetto o di quello che è o presume di essere?
Se siamo tutti diversi e unici, per regola della scarsità  (Robert Cialdini) – tutto quello che é scarso ha valore – tutti dovremmo essere Speciali, sì o Sì?
Mi sfugge allora qualcosa..
Questo è il punto, stiamo sprofondando alla massima degradazione della nostra natura di esseri unici e dotati di uno spirito. La nostra società è quasi al capolinea, a breve tutti dovremo scendere e fare i conti con la natura vera delle cose. La bella notizia è che questo momento arriverà presto, apportando una vera e propria inversione di tendenza. Ci riscopriremo come esseri unici e preziosi, cercandoci nelle profondità e fattezze, tralasciando superficialità e apparenze.
Immaginatevi una società dove le persone condividono, ampliano, accolgono, rispettano e si accettano per quello che sono. Una società dove ci si apprezza a prescindere e tutti possono essere veramente liberi di essere quello che sono senza falsare la propria identità.
Intanto, mentre aspettiamo questa società per ora ipotetica, sforziamoci di accettarci per quello che siamo e chi non ci accetta, peggio per lui e soprattutto per la sua evoluzione!
Non dobbiamo essere tutti famosi, belli, ricchi, e avere riconoscimenti sociali, Facebook (da iscritto attivo che sono) è una presa per il culo alla popolarità, tanto quanto leggere qualche libro di self help lo è ai soldi e alla carriera.
Io credo nelle possibilità consapevole che
nella vita
, per tutto, c’è sempre un prezzo da pagare.
Fino a quando non lo si quantifica tutti vogliono diventare e fare tutto poi,
davanti al grande costo della realtà solo i più determinati chiudono la bocca, si rimboccano le maniche e pagano il conto!
E tu, paghi o fai lo spilorcio?

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